Certosino Spirito
L’occasione per questo post è stato il recupero di una vecchia rubrica, Script, pubblicata una decina di anni fa su iCreate Magazine. L’Autore di quei post è Lucio Bragagnolo e la ricostruzione dell’archivio la sto facendo con la sua autorizzazione. Alla fine del lavoro anche questi post confluiranno sul sito
Quickloox. Detta così sembra abbastanza facile, ma l’ostacolo da superare è che il sito della rivista citata non esiste più da circa 10 anni e quindi è necessario affidarsi all’archeologia della rete.
Non esiste una copia di backup dei post presso l’Autore, ma esiste
WayBackMachine che raccoglie al momento circa 672 miliardi di pagine web. Il numero cresce costantemente. Ho pensato che solo attraverso quel sito si sarebbero potute trovare tracce della rivista ormai scomparsa. Ho digitato www.icreatemagazine.it
nello spazio di ricerca di WayBackMachine e atteso i risultati. Quello che compare a video è un calendario in cui sono riportati cronologicamente gli snapshot del sito cercato. Che soddisfazione, ci sono un sacco di date in cui pescare. Per avere un metodo sono partito dall’ultima disponibile, ritenendo che contenesse tutto il pregresso. E invece no. Gli snapshot più recenti contengono rimandi a The registrar, pagine vuote e infine pagine che si riferiscono a un sito di incontri. Che delusione. A questo punto ho fatto qualche saggio del terreno per scoprire se ci fossero strati interessanti da esplorare. Andando indietro nel tempo in effetti affioravano tracce della presenza del Bragagnolo. Gli scavi potevano avere inizio.
Man mano che i reperti emergevano dal bailamme di bit si è posto il problema di velocizzare il lavoro, di tradurre e conservare i post in un formato utile per riutilizzarli. Dapprima ho pensato che guardando nei sorgenti delle pagine avrei trovato un attributo, un X-Path utili per fare grabbing con qualche pacchetto di
R tipo
rvest. Niente da fare, l’automazione in questo caso è impossibile, almeno per le mie conoscenze.
Va bene, mi son detto, rimbocchiamoci le mani e via di cazzuola e spazzolino. Ma una volta che il reperto è venuto alla luce un po’ di automazione per la classificazione e l’archiviazione si può fare. I mezzi che ho utilizzato sono stati Shortcuts,
iTerm2,
NeoVim e
Hugo. In questo modo, con pochi colpi di tasti, il post riesumato è pronto per divenire un nuovo tassello nell’archivio di Lucio. Per i dettagli tecnici mi riservo di scriverne in un post futuro.
I link esterni sono persi e probabilmente neanche più funzionanti, ma anche i link interni al blog sono andati. Insomma non è un backup integrale del sito, ma registrazioni incomplete e random di tanto in tanto.
Il restauro di questi incunaboli informatici mi ha fatto venire in mente l’opera degli amanuensi, cui dobbiamo moltissimo per la conservazione e trasmissione della cultura del passato. Sia chiaro, lontano da me paragonarmi a loro che hanno lasciato anche volumi che sono opere d’arte, ma una riflessione sulla instabilità della rete, anche se conserva molto (troppo?), andrà fatta. Come va fatta una riflessione su quello che si scrive su siti di altri e non controllabili in futuro.
Per ora ho recuperato oltre 260 post e mentre mi passavano sotto gli occhi ne ho riletto qualcuno. Ritrovare dei nomi che non leggo più nei commenti ai post di Lucio (Piergiovanni, per esempio) o che invece sono ancora attivissimi (Sabino e Nicola tra i molti) è stato il valore aggiunto a un lavoro che poteva presentarsi anche noioso. È nostalgia retorica? Non credo. Piuttosto la constatazione di una piccola comunità che si è mantenuta nel tempo, che ha trovato il suo modo di comunicare, commentare, dissentire e aiutarsi, anche se in un campo limitato, come può essere la tecnologia. E pure qualcosa dell’umanità di tutti traspare nel corso degli anni. E cosa volere di più da un compito affrontato con certosino spirito?