Business as usual
Siamo alla famosa fase 2 con tutte le cautele, i timori e le speranze del caso. Ho come la sensazione che sarà caotica, confusa e probabilmente un’occasione mancata.
Da una parte c’è chi vuole tornare a business as usual come Trump, che ha come obbiettivo la rielezione, costi quel che costi in termini di vite umane, l’importante è continuare a gestire il potere e far guadagnare come ai buoni vecchi tempi. L’impennata di disoccupati e il calo della produzione, parlo degli USA ma vale per tutto il mondo, è un costo elevato sicuramente, non solo nel breve periodo. Ma come venga vissuto e percepito il dilemma salute-economia si è tentato di illustrarlo in un contributo apparso sul sito lavoce.info.
Lo studio è stato condotto su un campione di studenti iscritti a una università del nostro Meridione e la sintesi è
Sebbene l’indagine interessi un campione selezionato della popolazione (studenti del Sud Italia), le loro preferenze forniscono interessanti implicazioni per la gestione politica della fase 2. Se da un lato, la tutela della salute appare una priorità per molti individui, c’è una fetta non trascurabile di popolazione, quella in maggiore difficoltà, che è estremamente preoccupata per le ricadute economiche della pandemia e vorrebbe che la gestione della fase 2 le tenesse in debita considerazione.
Ma c’è anche chi non vuole che tutto ritorni come il solito. Sono i sindaci delle più grandi città del mondo che vorrebbero maggiore attenzione alle questioni climatiche, una maggiore attenzione per chi più pesantemente paga nelle emergenze e come ha detto Sadiq Khan, sindaco di Londra, abbiamo bisogno di una nuova normalità
“Covid-19 has exposed the inequality in our society and deep flaws in our economy, which fail people from deprived communities more than anyone else, We need to come out of this embracing a new normal and with a renewed drive to address the climate emergency.”
Un pizzico di scienza ¶
Profile of a killer: the complex biology powering the coronavirus pandemic il titolo accattivante è di Nature, ma più del titolo è interessante il corpo dell’articolo. È raccontata la storia dei coronavirus, da quanto tempo ci accompagnano e di come quest’ultimo sia particolare, ma non perché sia sappato da un laboratorio.
Intanto in Italia ¶
Intanto in Italia ripartono le polemiche tra partiti, mascherate da grandi ideali. E così tra un Zingaretti che avvisa che le elezioni sono dietro l’angolo e un Di Maio che vede un monocolore M5S, magari per poi svegliarsi tutto sudato, Salvini ripropone i suoi soliti temi.
Qui si che siamo a business as usual. Scordiamoci qualsiasi palingenesi.
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!
Purgatorio, canto VI, vv. 76-78
Economia sanitaria ¶
Per chi avesse voglia di impelagarsi nel tema del costo dell’assistenza ospedaliera ecco un articolo al riguardo, di cui vanno letti anche i commenti che contribuiscono alla comprensione del problema.
Rapportino ¶
Con i decessi ancora non mi sembra che vada bene.