Simulare
Fonte: “ https://fivethirtyeight.com/features/a-comic-strip-tour-of-the-wild-world-of-pandemic-modeling/"
Complexities of epidemics Thomas P. Erlinger, MD, MPH | VP, Clinical Analytics, Elsevier | March 18, 2020
As a former state epidemiologist, I will say that epidemics are — complex. The first complexity is that the definition of an epidemic typically references a “widespread” occurrence of a disease without a common definition of what “widespread” means. A single case of Ebola or Measles in an area that has not had any cases before would be considered an outbreak and more than a few cases in a region might be considered an epidemic, whereas in a typical season, a single case of the flu would not be considered an outbreak and a few cases in a region would not be considered an epidemic.
Le difficoltà ¶
Ritorna quasi quotidianamente la domanda. “Ma questi numeri saranno veri?”. I numeri sono veri in quanto numeri, ma non rispecchiano la realtà, o almeno solo in parte. La bontà delle elaborazioni statistiche dipendono dalla bontà dei dati da cui si parte. Come in un buon piatto è importante la materia prima. La bontà dei dati dipende anch’essa da molti fattori, in primis la raccolta e la trasmissione. Una ampia disanima dell’argomento si può trovare qui, in cui viene anche affrontato il problema di cosa i numeri spesso non riescono a dirci. Tanti sono i punti su cui riflettere, ma prendiamone due per esempio: il numero dei test e il numero dei morti. Quando vengono snocciolati i dati sui test fatti sarebbe utile sapere se sono il numero di campioni esaminati o sono le persone esaminate. Fa una bella differenza, perché potrebbe significare che sono stati fatti ripetuti test a pochi individui o che una buona parte della popolazione è stata oggetto di studio. Solo nel secondo caso si avrebbe un quadro della diffusione della malattia nella popolazione in generale. E questo è tanto più importante per ottenere la dimensione esatta dei morti in rapporto alla malattia. Questo è il secondo punto spinoso delle casistiche che girano. In effetti, la reale mortalità legata all’infezione si saprà, forse, solo al termine della pandemia.
Simulazioni ¶
Anche le simulazioni sono soggette a un’enormità di problemi. Per capirne qualcosa propongo di leggere Why It’s So Freaking Hard To Make A Good COVID-19 Model, anche nella sua versione fumettistica. Semplificare la complessità delle cose è fonte di errore. Svolazzando di qua e di la ho scoperto che esiste perfino un Festival della Complessità. Non lo avrei mai creduto.
Tutto il mondo è paese ¶
Ecco cosa ha dichiarato George Osborne, già Ministro delle Finanze del governo Cameronn
They’re not particularly surprising numbers in the sense that they’ve been out there in the market, and other economists have made these predictions but they’re still shocking numbers, this staggering loss of economic output, this staggering increase in the national debt, and of course the real tragedy here is a massive increase in unemployment not all of which comes back. In other words, many people don’t simply get their job back later this year under this scenario and it’s just a reminder that the effects of this virus will be with us long after we’ve hopefully found a cure.
Consiglio per una lettura serale. Prendete una camomilla, una valeriana, una benzodiazepina e leggetevi questo articolo. Se poi dormirete bene, allora nulla potrà contro di voi.
Rapportino ¶
La pagina di Degani con i suoi grafici interattivi.
Questa di Epicentro è una bella infografica e riporta i dati fino a ieri 13 aprile. Più tardi verrà aggiornat e riporta i dati fino a ieri 13 aprile. Più tardi verrà aggiornata.
L’Italia va benino, ma non siamo fuori.
Per una visione d’insieme del Mondo