Vorrei segnalare il blog di Lucio Bragagnolo in cui si parla di informatica, tecnologia e humanitas con possibilità di commentare i post. Recentemente è nato anche un canale Slack sul quale gli argomenti si approfondiscono e nuovi temi si discutono. Il canale è privato e invito chi incappasse in questo post a iscriversi, se interessato. In questo circolo, tra l’altro, si chiede consiglio o si suggeriscono software vecchi e nuovi. Tra alcuni dei partecipanti è molto sentito il tema preparazione di documenti complessi tipograficamente impeccabili, sui mezzi da sfruttare, sugli editor di testo e codice e così via. Proprio questi argomenti hanno stimolato la mia curiosità e spinto a cercare un flusso di lavoro che si confacesse alle mie, scarse, necessità. Ma si sa, l’appetito vien mangiando.
Il titolo di questo post è strano, ma evocativo degli ambienti in cui e con cui ci dobbiamo confrontare nel mondo dell’informatica, e non solo, di oggi. Forse ci sono troppe offerte e la scelta diventa imbarazzante.

Nel quotidiano mi interessava integrare R, Markdown, LaTeX e la colla Pandoc. R per la statistica, grafici e tabelle va alla grande (almeno per un dilettante come me). Con l’aggiunta di Rmarkdown si possono creare report dinamici sia in html che pdf. Ma, come Briand06 mi ha fatto notare, Markdown è sufficiente per documenti semplici e non lo è quando si devono rispettare certe norme, per esempio, per la pubblicazione di articoli scientifici. E qui entra in gioco la tipografia latexiana e passiamo da Rmarkdown a Rnoweb.

Il percorso che ho seguito è delineato qui di seguito.

Da quali esigenze sono partito?

• Come unificare al meglio vari strumenti
• Lavorare con mezzi relativamente semplici, ma sofisticati
• Lavorare anche da remoto
• MacOS, iOS, *nix.
• Utilizzare anche macchine anzianotte

A cosa sono (quasi) arrivato?

• Neovim
• Pandoc (vecchia conoscenza)
• R
• LaTeX (vecchia conoscenza)
• Rmarkdown (e derivati: bookdown e blogdown)
• Rnoweb
• Git
• ssh
• Leggere di Literate programming (roba grossa)

Cosa ho scartato

• RStudio
• Jupyter notebook e similia
• Atom

Dove si potrebbe arrivare

• Un’immagine docker ospitata su un servizio cloud